La nostra auto dispone di diversi tipi di luci, come i fari abbaglianti, gli anabbaglianti, i fari antinebbia e le luci dello stop. Tuttavia, le luci che si utilizzano sicuramente di più sono le luci di posizione, fari con bassa intensità ma indispensabili. In alcune situazioni, è obbligatorio accendere le luci di posizione per evitare sanzioni o, peggio, incidenti. Non a caso, molte persone le attivano subito dopo aver avviato l’auto, indipendentemente dall’orario o dal luogo. Ma cosa prevede esattamente il Codice della Strada sull’uso di queste luci?
Che cosa sono le luci di posizione?
Le luci di posizione sono fondamentali per garantire la sicurezza sulla strada, poiché consentono di segnalare la presenza e la posizione dell’auto agli altri guidatori. Questi fari, pur avendo un’intensità luminosa limitata, svolgono un ruolo cruciale per evitare potenziali incidenti, specialmente quando il veicolo è fermo o si trova in situazioni di scarsa visibilità, come al crepuscolo, durante la notte o in condizioni meteorologiche avverse.
Grazie alle luci di posizione, gli altri automobilisti possono individuare facilmente il veicolo e mantenere la distanza necessaria per evitare urti o collisioni. Questo semplice accorgimento riduce significativamente i rischi di incidenti, migliorando la sicurezza sia per chi guida sia per chi si trova nelle vicinanze. Per questo motivo, è importante utilizzarle correttamente, seguendo le indicazioni del Codice della Strada, che stabilisce i momenti e le situazioni in cui queste luci devono essere accese.
Quale è il colore delle luci di posizione?
Il colore delle luci di posizione è stabilito per legge e non può essere modificato. Ogni colore ha un significato specifico, che serve a comunicare chiaramente la posizione e la direzione del veicolo agli altri guidatori. Cambiare il colore delle luci potrebbe generare confusione e aumentare il rischio di incidenti, poiché i conducenti non riuscirebbero a interpretare correttamente i segnali luminosi dell’auto.
Il colore delle luci di posizione varia in base alla posizione del faro sul veicolo:
- luci di posizione anteriori: il colore è bianco o giallo, per garantire visibilità senza abbagliare;
- luci di posizione laterali: il colore è arancione, utile per segnalare la lunghezza del veicolo, soprattutto nei mezzi più grandi;
- luci di posizione posteriori: il colore è rosso, per indicare chiaramente il retro del veicolo e la direzione opposta alla marcia.
Modificare il colore delle luci di posizione è vietato dalla legge e può comportare sanzioni amministrative che arrivano fino a 357€. Questa regola è rigorosamente rispettata dai produttori e dai rivenditori di automobili, che progettano i veicoli in conformità con le normative. Cambiare il colore delle luci, oltre a essere illegale, rappresenta un serio rischio per la sicurezza stradale, poiché gli altri automobilisti non riuscirebbero a interpretare correttamente il segnale visivo, aumentando la probabilità di incidenti.
Quando si devono accendere le luci di posizione?
Cerchiamo di capire meglio quando è obbligatorio usare le luci di posizione, seguendo le indicazioni del Codice della Strada. Questi fari devono essere accesi obbligatoriamente a partire da mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba. Questo assicura che il veicolo sia visibile agli altri utenti della strada durante le ore notturne.
Tuttavia, è importante sottolineare che le luci di posizione, da sole, non sono sufficienti durante la marcia del veicolo. Quando si guida dopo il tramonto, è obbligatorio accendere anche i fari anabbaglianti, e se necessario, i fari abbaglianti. Le luci di posizione possono invece essere usate da sole quando il veicolo è fermo o in sosta lungo la carreggiata durante le ore notturne. In questi casi, l’obbligo si applica solo se l’area non è adeguatamente illuminata. Se ci si trova in una zona ben illuminata o in un’area di parcheggio, l’uso delle luci di posizione non è richiesto.
La regola cambia però quando ci si sposta fuori dai centri abitati. Sulle strade extraurbane, è obbligatorio accendere sia le luci di posizione che i fari anabbaglianti anche durante il giorno, per garantire una maggiore sicurezza e visibilità, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità o meteo avverso.
Chi non rispetta questa regola rischia una multa che può andare da 42 a 173 euro. Inoltre, in situazioni di scarsa visibilità, potrebbe essere aggiunta anche la perdita di punti sulla patente.
La spia delle luci di posizione
Quando si accendono le luci di posizione, sul quadro strumenti si accende una spia di colore verde. Questa spia macchina è facilmente identificabile grazie a un’icona che mostra due piccoli cerchi al centro con tre linee che si diramano da ciascun cerchio verso direzioni opposte.
Per attivare le luci di posizione e far comparire la spia, è necessario utilizzare il comando situato di fianco al volante, generalmente posizionato a sinistra.