Tutti i veicoli, secondo le regole stabilite dal Codice della Strada, devono essere equipaggiati con due tipologie di fari: i fari abbaglianti e i fari anabbaglianti. Entrambi svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza su strada, ma spesso ci si chiede in cosa differiscano precisamente.
Per fare un po’ di chiarezza, bisogna tenere presente che le luci anabbaglianti (note anche come “luci basse”) sono pensate per illuminare la strada senza creare eccessivi fastidi agli altri guidatori, mentre le luci abbaglianti (chiamati anche “luci alte” o “proiettori di profondità”) producono un fascio di luce molto più intenso, utile in condizioni di scarsa visibilità ma potenzialmente accecante se usato in modo sbagliato.
Proprio per evitare pericoli e garantire una circolazione sicura, il Codice della Strada stabilisce norme precise su quando e come utilizzare ciascuno di questi dispositivi di illuminazione. Conoscere bene queste regole permette non solo di mettersi alla guida in sicurezza, ma anche di evitare sanzioni e incidenti dovuti a una scorretta gestione dei fari.
Fari anabbaglianti auto: quali sono e a cosa servono?

Gli anabbaglianti sono un sistema di illuminazione delle automobili progettato per illuminare la strada senza abbagliare gli altri automobilisti. Si tratta di fari che proiettano un fascio di luce orientato verso il basso, in modo da garantire una buona visibilità al conducente senza creare problemi a chi procede in senso opposto.
In passato, per accendere gli anabbaglianti era necessario agire manualmente su una leva o un pulsante posizionato vicino al volante. Oggi, invece, molte auto moderne sono dotate di un sistema automatico che accende le luci anabbaglianti in base alla luminosità dell’ambiente. Anche la tecnologia è molto cambiata: se un tempo si utilizzavano lampadine tradizionali, attualmente si trovano sempre più spesso fari a LED o Xenon, che offrono una maggiore efficienza e durata.
Un dettaglio utile da sapere è che la spia che segnala l’attivazione degli anabbaglianti è verde e si trova sia sulla plancia del veicolo che sui comandi a disposizione del conducente. Inoltre, l’utilizzo delle luci anabbaglianti è regolamentato dal Codice della Strada, in particolare dagli articoli 152 e 153, che ne definiscono le condizioni di impiego.
Quando è obbligatorio utilizzare le luci anabbaglianti?
Le luci anabbaglianti sono un elemento fondamentale per la sicurezza stradale, ma quando è obbligatorio utilizzarle? Innanzitutto, in base alle normative del Codice della Strada, le luci anabbaglianti devono essere accese non solo durante le ore notturne, ma anche in diverse situazioni di scarsa visibilità o di emergenza.
Più precisamente, l’obbligo di accendere gli anabbaglianti scatta dalla mezz’ora dopo il tramonto fino alla mezz’ora prima dell’alba. Tuttavia, ci sono anche altre circostanze in cui il loro utilizzo è obbligatorio. Ad esempio:
- quando le condizioni meteorologiche sono avverse, come in caso di pioggia intensa, nebbia o neve;
- durante la guida in galleria, dove la luce naturale non è sufficiente;
- quando si incrociano altri veicoli su strada: in queste situazioni è necessario spegnere gli abbaglianti e usare gli anabbaglianti per evitare di abbagliare gli altri automobilisti;
- in caso di emergenza, come durante il trasporto di persone ferite o che necessitano di cure urgenti, quando è indispensabile segnalare la propria presenza sulla strada senza creare pericoli.
Il mancato rispetto di queste regole comporta sanzioni economiche. Chi non accende gli anabbaglianti quando richiesto può ricevere una multa che varia da 42 a 173 euro. Inoltre, se le luci non funzionano correttamente, la sanzione è ancora più elevata, con importi della multa da 87 a 433 euro. Conoscere e rispettare queste norme è essenziale non solo per evitare multe, ma soprattutto per garantire una guida sicura per sé e per gli altri.
Fari abbaglianti auto: quali sono e a cosa servono?

I fari abbaglianti, detti anche proiettori di profondità, sono un tipo di illuminazione molto potente che consente di proiettare un fascio di luce intenso e ampio su lunghi tratti di strada. Grazie alla loro elevata intensità, questi fari illuminano a grande distanza, rendendo visibili anche i dettagli della carreggiata che si trovano molte decine di metri oltre il raggio dei normali fari anabbaglianti.
La funzione principale dei fari abbaglianti è quella di migliorare la visibilità quando ci si trova in zone buie, come strade di campagna senza illuminazione pubblica o percorsi isolati. Accenderli aiuta il conducente a individuare eventuali ostacoli o curve con largo anticipo, aumentando la sicurezza durante la guida notturna.
Per quanto riguarda il pannello di controllo dell’auto, la spia del cruscotto che segnala l’attivazione dei fari abbaglianti è facilmente riconoscibile: è di colore blu e presenta il simbolo di un faro con cinque linee orizzontali. Questa spia si illumina ogni volta che si attivano i fari abbaglianti, ricordando al conducente di spegnerli quando ci si avvicina a un altro veicolo per evitare di abbagliare gli altri automobilisti.
Quando è obbligatorio utilizzare le luci abbaglianti?
Le luci abbaglianti possono essere utilizzate solo in determinate condizioni, per garantire la sicurezza stradale e prevenire incidenti. In particolare, il loro uso è consentito fuori dai centri abitati, quando l’illuminazione stradale è scarsa o completamente assente. In queste situazioni, i fari abbaglianti offrono un’illuminazione più intensa, permettendo al conducente di vedere meglio la strada davanti a sé e di reagire prontamente a eventuali ostacoli o curve improvvise.
Tuttavia, l’utilizzo degli abbaglianti è vietato quando ci si avvicina a veicoli che procedono in senso opposto o quando ci si trova a breve distanza da un altro veicolo nello stesso senso di marcia. In questi casi, è necessario spegnerli e passare alle luci anabbaglianti, in modo da evitare di abbagliare gli altri guidatori e compromettere la loro capacità visiva.
Secondo le norme del Codice della Strada, è consentito utilizzare gli abbaglianti nei seguenti casi:
- per segnalare l’intenzione di effettuare un sorpasso: lampeggiare rapidamente con gli abbaglianti può aiutare il veicolo davanti a comprendere le proprie intenzioni;
- fuori dai centri abitati, dove la luce naturale o artificiale è insufficiente e la visibilità minima non è garantita;
- per segnalare pericoli sulla strada: un breve lampeggio degli abbaglianti può avvisare gli altri automobilisti di una situazione di pericolo, contribuendo a evitare incidenti.
Non rispettare queste regole può comportare sanzioni economiche e la perdita di punti sulla patente. In particolare, l’uso non conforme degli abbaglianti può portare a una multa che va da 84 a 335 euro, con la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida. Questo rende ancora più importante conoscere e seguire attentamente le norme, per guidare in modo responsabile e garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Differenza tra luci anabbaglianti e luci diurne
Spesso si fa confusione tra le luci diurne e quelle anabbaglianti, ma in realtà queste due tipologie di fari hanno funzioni e livelli di luminosità molto diversi.
Le luci anabbaglianti, infatti, sono progettate per illuminare la strada davanti al veicolo durante la guida. Forniscono un’illuminazione sufficiente per vedere chiaramente la carreggiata e gli ostacoli nelle ore serali o notturne, garantendo così una guida sicura senza abbagliare chi si trova sulla stessa strada.
Le luci diurne, invece, sono pensate per rendere il veicolo visibile durante il giorno. Con l’avvento di nuove normative, queste luci hanno sostituito le vecchie luci di posizione, che servivano principalmente per segnalare la presenza di un veicolo fermo. Al contrario, le luci diurne rimangono accese automaticamente mentre l’auto è in marcia e non possono essere disattivate manualmente, poiché il loro scopo principale è assicurare che il veicolo sia ben visibile agli altri utenti della strada, anche in condizioni di piena luce diurna.
Un altro aspetto distintivo è la spia sul cruscotto che segnala l’attivazione delle luci diurne: si tratta di un simbolo verde formato da due cerchi al centro con tre linee che si estendono lateralmente in direzioni opposte. Questo indica al conducente che le luci diurne sono attive e funzionanti.
In sintesi, le luci anabbaglianti sono utilizzate per illuminare la strada durante la guida in condizioni di visibilità ridotta, mentre le luci diurne servono esclusivamente a rendere il veicolo visibile agli altri utenti della strada durante il giorno.